Ho pensato che questo fosse un buon punto di partenza per questo progetto. Perché si sente spesso questo termine, “Economia circolare” insieme a “Green Deal”.
Allora cos’è l’economia circolare e perchè è legata al Green Deal?
L’economia “tradizionale” ha un approccio lineare: prende le risorse naturali, le usa per produrre un bene, che si trasforma in un rifiuto. Una linea retta dalla risorsa al rifiuto.
L’economia circolare invece ha un approccio...circolare: in ogni punto del ciclo di vita di un bene (o di un servizio) cerca le opportunità per limitare il prelievo di nuove risorse e minimizzare gli scarti. Per esempio, un prodotto è progettato:
in modo da essere creato utilizzando materiale di recupero o riciclato (o comunque minimizzando l’impiego di materie vergini);
per durare il più possibile;
con un occhio al suo fine vita: quando non si potrà più ripararlo, sarà possibile recuperare la materia di cui è costituito?
È un approccio che vede quindi l’oggetto insieme a tutto il suo ciclo di vita, dalla produzione all’uso fino al fine vita.
In alcuni casi sembra un semplice approccio di buon senso: non sprecare.
Il Green Deal
Nel dicembre 2019, la commissione europea ha presentato la strategia del Green Deal, cioè gli impegni politici europei per affrontare le sfide climatiche che ci troviamo (e troveremo) davanti. Per rispettare il programma del Green Deal, sono state previste diverse iniziative, fra cui il Piano d’Azione per l’Economia Circolare, presentato in Commissione Europea l’11 marzo 2020 (quando eravamo tutti concentrati su qualcosa di più triste e quindi, come cittadini, non ce ne siamo molto accorti).
Il piano prevede alcuni punti chiave:
Garantire la progettazione di beni e servizi sostenibili
Sviluppo di misure volte a responsabilizzare i consumatori (perché noi consumatori, con le nostre scelte, possiamo guidare il mercato, ricordiamocelo)
Favorire l'incremento della circolarità nei processi produttivi
Interventi sul fronte della normativa di rifiuti in ottica di una maggiore prevenzione e dello sviluppo dell’economia circolare
Una cosa da far notare è che l’Economia Circolare non riguarda solo i prodotti (anche se è più immediato per tutti pensare al recupero dei rifiuti), ma anche i servizi. Per esempio, i servizi di sharing sono economia circolare.
Un bel cambio di passo, no?