Il peso della scuola perduta
Come il cambiamento climatico nega il diritto all’istruzione
Tempo fa, ho scritto una pillola che parlava di come il cambiamento climatico aumentasse il pericolo di violenza di genere ai danni delle donne.
Ma c’è dell’altro: ancora una volta è stato dimostrato che il cambiamento climatico va a colpire più forte le fasce più deboli della popolazione e questa volta si parla di bambini e adolescenti, la fascia di popolazione in età scolare quindi. Vi siete mai soffermati a pensare alle conseguenze dei giorni di scuola perduti a causa degli eventi climatici estremi?
Ne parla uno studio della Stanford University, pubblicato il 29 aprile.
I cicloni si portano via l’istruzione
Lo studio si è concentrato sui cicloni tropicali, prendendo in considerazione 13 paesi a medio – basso reddito in cui si sono verificati questi eventi dal 1954 al 2010 e analizzando i dati relativi all’istruzione di 5,4 milioni di individui.
Il verificarsi di questi eventi porta via giorni di scuola per una serie di ragioni:
viene danneggiato l’edificio scolastico e quindi gli studenti non hanno più una scuola;
la famiglia subisce danni a diversi livelli e quindi dà priorità ai lavori a casa piuttosto che alla scuola, tenendo a casa i figli;
I bambini e ragazzi, quindi, non vengono iscritti a scuola o non terminano il ciclo di studi oppure hanno un basso livello di apprendimento.
Numeri
Incrociando i dati relativi ai cicloni tropicali e quelli derivanti dai sondaggi condotti, è emerso che:
L’esposizione a questi fenomeni fra i 5 e i 6 anni aumenta la probabilità che il bambino non venga iscritto a scuola e questo incremento è più pronunciato quanto più è intenso l’evento climatico.
Fra il 2000 e il 2020, si stima che 79000 bambini in questi 13 paesi non abbiano iniziato gli studi a causa dei cicloni tropicali.
Le più colpite sono le bambine
gli effetti sono significativamente maggiori in quelle aree dove la frequenza dei cicloni è inferiore, probabilmente perché meno resilienti di fronte a questo tipo di eventi: dove i cicloni sono infrequenti, la probabilità che un bambino ha di non essere iscritto a scuola aumenta dello 0,7%, mentre resta invariata dove questi eventi sono più frequenti.
Futuro ed uguaglianza di genere
In paesi a medio e basso reddito, l’istruzione è il mezzo che i bambini hanno per crearsi un futuro migliore, per uscire dalla povertà. Sappiamo già che il cambiamento climatico colpisce di più nelle aree di questi paesi e questo studio mostra che non colpisce solo nel presente, ma priva del futuro.
Il peggio è che aggravandosi il cambiamento climatico, aumenta anche l’intensità dei cicloni e lo studio ha dimostrato che a maggiore intensità di questi fenomeni corrispondono conseguenze più pesanti sulla scolarizzazione.
E, peggio nel peggio, le più colpite sono le bambine in paesi dove la disuguaglianza di genere è più forte solitamente. Le bambine sono doppiamente private del futuro e le donne subiscono più violenza in corrispondenza di eventi climatici estremi.
Occorre intervenire per aumentare la resilienza di questi paesi, in modo da evitare che eventi climatici estremi lascino uno strascico di sé nel futuro di queste comunità.
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Fonti e Spunti
L’articolo di riferimento è: R. Jing, S. Heft-Neal, Z. Wang, J. Chen, M. Qiu, I.M. Opper, Z. Wagner, & E. Bendavid “Decreased likelihood of schooling as a consequence of tropical cyclones: Evidence from 13 low- and middle-income countries”, Proc. Natl. Acad. Sci. U.S.A. 122 (18) e2413962122.
Se vi interessa l’articolo su violenza di genere e cambiamento climatico, lo trovate qui:
Cambiamento climatico: si scrive al maschile, ma dovrebbe essere femminile
Non è un argomento nuovo, questo. Se vi siete mai interessati di cambiamento climatico (se mi state leggendo immagino che sì, siete interessati), avete già sentito dire che colpisce più duramente le donne.
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