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Avatar di Marcello

Il problema delle perdite sulla rete idrica nazionale è veramente una piaga, come giustamente denunciato nell'articolo. Lo verifico quotidianamente percorrendo le strade della mia cittadina, nell'hinterland romano dove, ad intervalli temporali più o meno costanti è facile imbattersi nello zampillo che buca l'asfalto, seguito dalle ruspe che scavano, gli operai che riparano, una relativa calma e due/tre mesi dopo il ciclo ricomincia. Del tutto d'accordo sulla disamina relativa ai dissalatori, che al momento lascerei ai paesi della fascia desertica a clima caldo e con forte irraggiamento solare, i quali potrebbero alimentare gli impianti energivori producendo elettricità da sistemi fotovoltaici.

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Avatar di Stefania Magnani

Grazie del commento, Marcello. Aggiungo che i dissalatori, anche (e sopratutto) in climi desertici, dovrebbero essere accompagnati da politiche spinte di riuso. L'acqua dolce è poca, una volta che l'abbiamo "creata" con tanto dispendio energetico, va tenuta in circolo il più possibile. Nella prossima pillola parlerò di riuso!

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